di Giancarlo Grassi, #Politica
Era il 2021, nemmeno troppo tempo fa, e non si può certo immaginare che un sovranista capace di indignarsi per notizie create da lui stesso, con in più la pessima abitudine di cambiare idea ogni cinque minuti, così da dimenticarsi lui stesso cosa ha detto cinque minuti prima, possa ricordarsi del 2017.
Twitter, per malasorte, la memoria invece ce l’ha. Buonissima. Poi c’è sempre qualcuno pronto a rinfrescarla anche ad altri.
“Draghi? Mi dispiace che ci sia un italiano complice di un’ Unione europea che vuole massacrare gli italiani. Non sono tre banchieri, tre massoni a tenere in ostaggio gli italiani. Votiamo, sarà il popolo contro i poteri forti”. 6 febbraio 2017.
Il solito pagliaccio. pic.twitter.com/Es9UxxqPbw— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) February 7, 2021
E’ la giornalista Selvaggia Lucarelli, dente avvelenato col leghista per giuste questioni di pargoli trattati un po’ così che si prende la briga di rinverdire le performance televisive del leader leghista ritornate prepotentemente alla ribalta in questo 2021 pieno di sorprese e sorpresissime.
Salvini parlava di Draghi come di “un italiano complice di un’UE che sta massacrando gli Italiani” e poi diceva naturalmente “vogliamo andare a votare” perché lui vuole sempre andare a votare, convinto com’è che vincerà tutte le elezioni possibili, ma le ha perse tutte: le nazionali del 2018, quelle in Toscana ed Emilia-Romagna, vincendo dove conta meno di noi: alle elezioni europee.
Ma non è tanto la questione elettorale a fare sorridere, o a far piangere, dipende come la si voglia vedere. E’ l’untuosa piaggeria con la quale il leader leghista ha indossato la veste dell’umiltà e della disponibilità, opportunamente teleguidato da Zaia e Giorgetti, vestendo il saio della ragionevolezza finché dura. E durerà fino a quando riterrà di non dover far saltare il tavolo.
Per come è fatto l’uomo potrebbe farlo anche entro cinque minuti – mentre scriviamo dice che proporrà a Draghi il “modello Lombardia, con Bertolaso”, – ma il segretario leghista la politica la conosce, anche se la fa maluccio e con tante castronerie, e la responsabilità chiama. Insieme a 209 miliardi di euro da gestire che son sempre un potente richiamo alla gestione valium delle proprie pulsioni.
Con quegli euro si sistema l’Italia, fino al prossimo Salvini-Zelig o come si chiamerà, che racconterà ancora la panzana del Grande Miracolo Italiano e tutti a votarlo e a cascarci di nuovo. Va così dal 1922 e certe teste sono ancora a quella data là.
(8 febbraio 2021)
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