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La panchine arcobaleno di Scandiano vandalizzate (e non diteci che non immaginavate che sarebbe successo)

di Paolo M. Minciotti, #LGBTIQ+

Ci sono racconti di vecchi nonni ormai scomparsi che narravano di papaveri presi a stangate (manganellate per i non autoctoni), perché erano rossi. Narrano quelle vecchie storie che a stangare (manganellare per i non autoctoni), erano quei fascisti così convinti da diventare comunisti dei più rossi non appena Mussolini se la fece sotto  e l’aria cambiò. Temiamo di non essere lontani dalla verità se insinuiamo che si trattò di un misto di opportunismo e di saggezza, condito da una codardia senza fine.

Non si farà torto a nessuno ricordando che la codardia degli omofobi oggi si nasconde malamente nei cespugli e nottetempo, luoghi oscuri nei quali un numero elevato di quegli omofobi tutti odio e abbasso il frxxxio, di abbasso hanno solo i pantaloni. La Giornata internazionale contro l’omolesbofobia, la bifobia e la transfobia ha visto le due panchine arcobaleno approntate per l’occasione vandalizzate ancora prima dell’inaugurazione. Perché quando non hai una vita la vivi come puoi.

Così la Regione Emilia-Romagna annuncia via comunicato stampa che non abbasserà la testa di fronte a questi atti, vigliacchi e incivili, e non si farà intimidire da chi tenta di dividere le sue comunità.

Così la vicepresidente con delega al contrasto alle diseguaglianze Elly Schlein, l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori, e l’assessore reggiano all’Agricoltura Alessio Mammi, condannano quanto avvenuto a Scandiano, dove proprio nella Giornata internazionale contro l’omolesbofobia, la bifobia e la transfobia, al parco della Resistenza dovevano essere inaugurate due panchine arcobaleno, simbolo di accoglienza e di inclusione. Ma sono state imbrattate con scritte offensive e di insulti alle persone LGBTQI+.

Le scritte erano chiarissimie LGBTI MXXXA. Altrettanto chiare altre scritte, sempre a Scandiano, sui muri di alcune associazioni, insulti agli stessi destinatari, così come sono stati rinvenuti volantini che aggredivano il Comune perché “propagatore” dei valori di inclusione e tutela dei diritti LGBTQI+. Ci penserà la DIGOS.

“La Regione Emilia-Romagna è vicina al sindaco Matteo Nasciuti – affermano la vicepresidente Schlein e gli assessori Lori e Mammi – e condanna fortemente questo atto incivile e offensivo nei confronti di tutte le cittadine e i cittadini di Scandiano”.

Però non veniteci a dire che non c’era da aspettarselo, perché – permetterete – due panchine all’anno in un parco non sono proprio la fine dell’omobitransfobia. E non sono nemmeno la fine del mondo.

Toccherebbe qualche sforzo in più per creare, udite udite, una cultura di tolleranza attraverso esempi di tolleranza ed un continuo rinnovarsi dei messaggi culturali: siano libri, cinema, musica o teatro. Se poi ritenete che il mezzo siamo i discorsi roboanti e la solidarietà ai Sindaci, godetevela.

Nel frattempo i poveracci diretti discendenti di quelli che prendevano a manganellate i papaveri perché erano rossi, si godano la vita di merda che vivono scrivendo idiozie sulle panchine arcobaleno. Noi alla loro età, almeno si trombava. Anche quello sarebbe avere una vita.

 

(17 maggio 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 




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