di Giancarlo Grassi
C’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, molto prima del Papeete, molto prima di diventare il primo ministro-ombra del governo Meloni, in cui Salvini era un attivista anti-trivellazioni per la ricerca del gas. Era il 2016 e la notizia della giravolta, dell’ennesima giravolta di Salvini, non era allora nemmeno immaginabile.
Oggi Salvini, e la notizia non è nuova, ha deciso che i mari italiani sono invece strapieni di gas da estrarre: non è vero. Gas da estrarre ce n’è, ma è una quantità che potrebbe durare per pochi anni, anche se sarà sicuramente utile ai bisogni odierni.
Ma non preoccupiamoci. Anche rispetto alle questioni legate allo stop alle estrazioni per esaurimento dei giacimenti Salvini avrà pronta l’ennesima giravolta: darà la colpa alla Croazia.
Non è una notizia nuova, naturalmente. Né abbiamo la pretesa che lo sia. E non è una notizia nuova la carriera politica di Salvini costellata di giravolte. Mica c’è da essere originali per scrivere dieci righe.
(16 novembre 2022)
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