di Redazione Politica
La destra ha vinto, più che con i voti, con la capacità di stare insieme malgrado differenze. La destra con il 44% di voti prende il 59% dei seggi alla Camera. Il centro sinistra ed il M5S con il 44% dei voti prendono il 33% dei seggi alla Camera. Da questo semplice confronto si capisce l’errore capitale fatto dal PD di Letta con la rottura aprioristica con il M5S. Errore conseguenza della scelta di voler fare dell’agenda Draghi (scritta anche con Lega e Forza Italia) l’agenda del centro sinistra tutto.
Sinistra Italiana con l’alleanza con i Verdi ha conseguito il risultato che si proponeva: garantire una presenza ecologista, sociale e pacifista nel parlamento. Ma non abbiamo potuto correggere gli errori dei principali protagonisti (Letta e Conte) animati da un cupio dissolvi, dove si ignorava l’elementare constatazione che da divisi si sarebbe agevolata la vittoria della destra.
Ora occorre attrezzarsi per una battaglia di opposizione che batta la destra nel merito delle scelte politiche, e che le contenda il voto popolare. Una agenda, un programma che dall’opposizione possa indicare le alternative alle politiche della destra sulle questioni economiche e dei diritti civili. Un’agenda da costruire nel campo progressista, con il PD e il M5S. Alleanza Verdi Sinistra è l’unica che ha questa chiara intenzione politica, per questo la sua presenza coesa in parlamento e la sua azione unitaria nel paese è importante se non indispensabile.
Lo scrive Michele Bonforte, coordinatore regionale Sinistra Italiana Emilia Romagna, in una nota stampa inviata in redazione.
(26 settembre 2022)
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