di Daniele Santi
Dopo le dichiarazioni di Berlusconi su Putin, poi ritrattate complici anche le pubbliche grida di Gelmini che non gliele ha fatte passare sotto silenzio, è intervenuto anche Carlo Calenda chiedendosi come mai in questo paese non c’è una destra normale – forse ci sarà se dovesse andare in porto, anche elettoralmente, il suo progetto di destra liberal-democratica.
Con un paio di post dal suo profilo Twitter Carlo Calenda pone quesiti che, fino ad oggi, non hanno avuto risposta nemmeno dai diretti interessati che, piuttosto di rischiare su risposte senza fondamento, preferiscono rigirare le frittate.
E qui siamo oltre Salvini. Possibile che questo paese non riesca ad avere un centro destra normale?! https://t.co/gRLyqAbCiR
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 20, 2022
La collocazione internazionale definisce i valori di un partito e di una nazione. Ieri Berlusconi ha scelto, tornando alle origini, la Russia di Putin. Nessuno dentro @forza_italia, tolta la Gelmini qualche giorno fa, ha avuto la forza di dissociarsi da questa linea. https://t.co/9MdFNid9uF
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 21, 2022
Calenda sceglie così di contestare, direttamente ed apertamente, lo schierarsi di Berlusconi con le democrazie illiberali dell’est e con l’invasione di Putin, schierarsi subito corretto con pochissima convinzione, ma che andava molto al di là degli endorsement di Salvini, del suo presenzialismo opportunistico-pacifista fucilato in Polonia e dei silenzi di Meloni unica dell’allegra brigata sovranista e illiberale ad avere detto No alla guerra di Putin senza se e senza ma, unica dell’allegra brigata illiberal-sovranista a non avere commentato l’uscita iperconservatrice del leader vetusto.
(22 maggio 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata